Rendita e diversificazione conquistano gli agricoltori dell’Inghilterra settentrionale

/INS. Quando lo stabilimento Iggesund Paperboard di Workington, nella contea inglese della Cumbria, ha deciso di investire nella nuova caldaia a biomassa passando così dall’utilizzo di combustibili di origine fossile alla biomassa, si è immediatamente premurato di elaborare un programma per il proprio fabbisogno energetico futuro. Il progetto ‘Grow Your Income,’ accolto con entusiasmo ed in forte crescita, è nato per interessare e coinvolgere gli agricoltori locali alla coltivazione di salici, salici che verranno poi utilizzati per alimentare la caldaia dello stabilimento.

Alcuni dei vantaggi per gli agricoltori della Cumbria e dei suoi confini includono una rendita sicura ed a lungo termine, un incremento della biodiversità delle aree agricole e la tutela del territorio, con particolare attenzione all’erosione del suolo ed alla gestione dell’inquinamento ambientale con il conseguente controllo di un eccesso di acque di dilavamento. La coltivazione di boschi cedui di salice a breve rotazione può considerarsi un’ottima fonte di polline per le api all’inizio della stagione, ed è in grado di aiutare gli agricoltori a realizzare una diversificazione dell’attività agricola su parte dei loro terreni, garantendogli una rendita aggiuntiva ed affidabile. In tal modo migliorerà la loro redditività e sarà possibile un approvvigionamento alimentare sostenibile nel momento in cui il mercato mondiale colpisce la rendita agroalimentare.

Compito di Neil Watkins, Alternative Fuels Manager di Iggesund Paperboard presso lo stabilimento di Workington, Inghilterra, è di lavorare con gli agricoltori ed i proprietari terrieri. Lo stabilimento produce lncada, cartoncino pasta legno (FBB) di alta qualità.

“Dobbiamo apprezzare il fatto che questo cambiamento richieda tempo e comporti decisioni importanti,” spiega, riassumendo i quattro anni trascorsi ad occuparsi del progetto. “Investire in colture energetiche richiede un impegno ventennale, ed è per questo che le persone coinvolte vogliono essere certe di aver preso la decisione giusta. L’interesse sta crescendo ed il numero dei coltivatori di boschi cedui di salice a breve rotazione sta aumentando di anno in anno. Gli agricoltori riescono in tal modo a diversificare la loro attività senza correre troppi rischi.”

Al momento lo stabilimento riceve più di 26.000 tonnellate di chips di salice, quantitativo ben superiore alle aspettative, che vengono aggiunti al mix di combustibile. Anche la lista degli agricoltori e dei proprietari terrieri disposti a piantare alberi di salice partecipando al programma ‘Grow Your Income’ nel 2016 e nel 2017 sta crescendo a vista d’occhio.

“E questo include solo una piccola parte delle superfici coltivate che abbiamo contribuito a realizzare, essendo necessari tre anni per ottenere il primo raccolto,” commenta Ulf Löfgren, Managing Director che ha contribuito ad avviare l’intero progetto. “Dal 2016 in poi ci aspettiamo volumi superiori, pur avendo finora ricavato dalle colture energetiche una quantità di biomassa superiore alle aspettative.”

Il progetto è stato lanciato a seguito di un drastico cambiamento nell’approvvigionamento energetico dello stabilimento Iggesund Paperboard di Workington. L’azienda ha investito 108 milioni di sterline per la realizzazione di un nuovo impianto di cogenerazione a biomassa, entrato in funzione nel marzo 2013. Le emissioni di carbonio di origine fossile dello stabilimento sono state così ridotte a zero, mentre il fabbisogno di biomassa pura per il suo funzionamento è salito a 500.000 tonnellate annue.

Lo stabilimento, pur essendosi già assicurato un approvvigionamento sufficiente di biomassa per i prossimi anni, voleva istituire un piano a lungo termine, ed Iggesund ha intravisto l’opportunità di sviluppare una nuova risorsa di biomassa nelle colture energetiche a corta rotazione. Nel suo piano di assetto del territorio della contea della Cumbria, il ministero per l’Ambiente inglese, DEFRA, ha individuato aree consone alla crescita di tali colture. “I salici che noi raccomandiamo sono adatti a terreni umidi ed improduttivi, e non competono pertanto con la produzione alimentare,” spiega Neil Watkins.

A causa dell’imprevedibilità dei costi di raccolto, i precedenti progetti di colture energetiche nella contea della Cumbria sono falliti. I prezzi della biomassa erano buoni, ma i costi per il raccolto ed il trasporto al cliente annullavano pressoché i profitti degli agricoltori.

Ed è qui che lo stabilimento Iggesund di Workington ha intravisto nuove opportunità. La società possiede un proprio servizio di raccolta delle colture forestali ed un’ampia rete di trasporto del legname che si snoda lungo l’Inghilterra settentrionale e la Scozia meridionale. Iggesund è inoltre parte del gruppo Holmen, uno dei maggiori proprietari di foreste svedesi. Esperienza e risorse per la raccolta della materia prima erano quindi già disponibili.

Su tali basi Iggesund ha sviluppato un’offerta per gli agricoltori nella quale si impegna ad accollarsi i costi di raccolta e trasporto della materia prima, garantendogli così un ritorno sugli investimenti effettuati, indicizzato durante il periodo contrattuale, al momento di 22 anni.

“Forniamo consulenza, assistenza finanziaria per il passaggio alla nuova attività ed un servizio di raccolta e trasporto, sulla base di contratti a lungo termine,” chiarisce Watkins. “La nostra offerta, denominata ‘Grow Your Income,’ rappresenta una soluzione appetibile per tutti coloro che sono interessati a colture meno impegnative.”

Dalla fine degli anni ’80 Iggesund Paperboard è stata una delle principali fonti di lavoro nella cittadina di Workington. A partire dal nuovo millennio, Iggesund ha investito 200 milioni di sterline circa per lo sviluppo del suo processo produttivo. Tre anni fa un piccolo investimento ha permesso alla società di coltivare nei dieci ettari di terreno circostanti lo stabilimento una coltura energetica: la prima raccolta avrà luogo nell’inverno 2016.

“Crediamo nello sviluppo delle colture energetiche e siamo entusiasti di poterlo mostrare ai nostri clienti. Per questo intendiamo realizzare un impianto dimostrativo che i nostri ospiti potranno visitare per vedere di che si tratta,” conclude Watkins. “E contiamo anche di trarne profitto.”

Didascalia 1: Neil Watkins, Alternative Fuels Manager, Iggesund Paperboard © Iggesund

Didascalia 2: Steven Clarke, agricoltore di Keswik, Inghilterra, ha scelto di diversificare ed ha trovato nel programma di Iggesund Paperboard Grow Your Income una fonte di reddito alternativa per la sua azienda agricola. Gli agricoltori piantano i salici su terreni marginali, salici che verranno utilizzati per alimentare la caldaia a biomassa dello stabilimento Iggesund.© Iggesund

Didascalia 3: I salici a crescita rapida piantati agli inizi di giugno 2013 nel terreno circostante lo stabilimento di Workington, hanno già raggiunto un’altezza ragguardevole. La prima raccolta avrà luogo nell’inverno 2016.© Iggesund

Iggesund

Iggesund Paperboard è parte del gruppo forestale svedese Holmen, una delle cento società al mondo più sostenibili, inclusa nello United Nations Global Compact Index. Il fatturato di Iggesund è di poco superiore ai 500 milioni di Euro, ed il suo cartoncino di punta, Invercote, è venduto in più di cento paesi. L’azienda produce due famiglie di prodotti, Invercote ed Incada, entrambi ai vertici nei loro segmenti di mercato. A partire dal 2010 Iggesund ha investito più di 380 milioni di Euro per migliorare la sua efficienza energetica e per ridurre le emissioni di gas serra dalla sua produzione.

Iggesund ed il gruppo Holmen comunicano le loro emissioni di gas serra al Carbon Disclosure Project (CDP). I dati ambientali sono parte integrale di un rapporto annuale che si posiziona ai vertici del reporting di sostenibilità del Global Reporting Initiative (GRI). Iggesund, fondata nel 1685 come ferriera, si dedica ormai da oltre 50 anni alla produzione di cartoncino. I due stabilimenti, nella Svezia e nell’Inghilterra settentrionale, contano un organico complessivo di 1500 persone.

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Staffan Sjöberg
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