Grazie a un nuovo sistema di bilanciamento delle vibrazioni, l'Electrolux-Wascator è riuscita rendere le proprie lavatrici industriali più silenziose dei modelli per uso domestico.

Il sistema, chiamato DBS (sistema di bilanciamento dinamico), si basa su un principio che utilizza sfere d'acciaio per compensare lo sbilanciamento che si verifica nel cestello della macchina quando questo viene riempito, completamente o parzialmente. Se il cestello è particolarmente sbilanciato, la rumorosità può aumentare esponenzialmente, producendo livelli di inquinamento acustico inaccettabili, soprattutto per le persone che abitano in prossimità di lavanderie.
In termini tecnici, l'azienda ha riscoperto un vecchio principio della fisica, conosciuto fin dall'inizio del secolo. Cavità a forma di anello sono praticate con il laser sia davanti che sul retro del cestello; queste cavità vengono poi riempite con olio e sfere di acciaio, che possono muoversi liberamente nell'anello. Quando il cestello raggiunge una determinata velocità di rotazione, le sfere si spostano in una posizione tale da compensare lo sbilanciamento del cestello.
Il laboratorio di acustica della Electrolux ha effettuato, in appartamento, test comparativi fra lavatrici dotate di DBS e lavatrici prive del sistema. I livelli di rumorosità sono stati marcatamente ridotti nei modelli dotati del sistema di bilanciamento delle vibrazioni.
In laboratorio, i tecnici hanno misurato i livelli di rumorosità generati dalla struttura delle macchine dotate di DBS e quelli prodotti dalle lavatrici prive di DBS. Il nuovo sistema riduce la rumorosità da 87 decibel (dBA) a 70 dBA. Dato che la scala dei decibel è logaritmica, ciò si traduce in una riduzione della rumorosità strutturale di 50 ggr.
I vantaggi di un simile sistema sono anche di carattere economico, in quanto questo tipo di lavatrice non richiede fondamenta solide o l'impiego di dispositivi di smorzamento delle vibrazioni.
I tecnici che hanno sviluppato il sistema si sono ispirati a una molatrice americana degli anni sessanta. Il problema più difficile è stato trovare il mezzo più consono - le sfere di acciaio - e avere il coraggio di impiegare una soluzione meccanica in un'epoca in cui l'elettronica domina il mercato.

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