Reducing packaging could increase pressure on the environment
"Non si riduce la quantità di imballaggi nel mondo con l'imposizione di regole generali. E'ciò che vorrebbero credere i politici, i burocrati e gli enti per la protezione ambientale dell'Unione Europea, ma in questo sono completamente fuori strada. Tali regole potrebbero al contrario peggiorare l'impatto sull'ambiente". E'in questi termini di severo ammonimento che Anders Sörås, direttore generale dell'Istituto di Ricerca Packforsk, si è rivolto ai partecipanti al "Sugar & Flour Days", il convegno promosso recentemente dalla Stora Gruvön.
Di fronte ad una settantina di rappresentanti del settore dell'imballaggio europeo, Sörås ha ribadito che è il prodotto a determinare l'imballaggio; si tratta dunque di ottimizzare gli imballaggi in modo tale da ridurne la quantità totale."E' l'unica soluzione razionale, ma purtroppo non esiste oggi a Bruxelles nessuna comprensione per un ragionamento di questo tipo. In realtà non si sa neppure bene quali siano gli imballaggi da ridurre".
L'industria mondiale degli imballaggi, che raggiunge ogni anno un volume d'affari di circa 500 miliardi di dollari, è soggetta anche a pressioni di altro genere. Il Dott. Simone Hertzberger, esperto-qualità della catena alimentare Albert Heijn, diffusa a livello mondiale, ritiene ad esempio che il diverso atteggiamento del consumatore odierno, più critico e consapevole, assumerà un peso crescente per il settore degli imballaggi.
"Il dettagliante al giorno d'oggi acquista per conto dei suoi clienti; è quindi necessario che tutta la catena commerciale si adegui ai primi anelli di questa catena, vale a dire i consumatori".
La conseguenza, secondo il dott. Hertzberger, sarà una crescente influenza dei rivenditori anche nel settore degli imballaggi, con l'ambizioso obiettivo di raggiungere un'integrazione totale della filiera consumatore produttore.
Su queste basi, l'amministratore delegato Torbjörn Joghed, ha ribadito la necessità di un incontro fra tutte le parti, per discutere i problemi e le sfide che il settore si trova a dover affrontare.
La Stora Gruvön fa parte della Stora Paperboard, una divisione che rientra nel gruppo Stora, ed è uno dei principali fornitori di prodotti cartacei per imballaggi. La società, con 1.250 occupati, produce annualmente circa 500.000 tonnellate di carta usando cellulosa propria e 100.000 tonnellate di cellulosa vendute ad altri stabilimenti. Il volume d'affari per il 1997 è stato pari a circa 2,7 miliardi di corone svedesi.
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Stora Italia S.r.l.
Arnaldo Ferrari, Direttore Generale
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Tel.: 02-253 83 63; Fax: 02-253 80 99
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